Personaggi famosi austriaci
Joseph Schumpeter
Joseph Schumpeter, fu uno dei più famosi economisti del XX secolo. Nacque a Triesch in Moravia, un tempo facente parte dell'impero Austro-Ungarico, oggi in Repubblica Ceca.
Dopo essersi stabilito con la famiglia a Graz nella in Stiria, Schumpeter intraprese gli studi a Vienna dove prese la specializzazione in economia, materia per la quale è oggi conosciuto in tutto il mondo.
Al periodo d'insegnamento nelle Università di Graz, di Czernowitz (nell'attuale Ucraina) e Bonn in Germania, alternò alcuni importanti incarichi pubblici, tra cui quello di Ministro delle Finanze austriaco nel 1919 e di presidente della Banca Biederman. Negli anni Trenta all'avvento del nazismo si trasferì negli Stati Uniti per insegnare presso la prestigiosa Harvard University.
Schumpeter è conosciuto in particolare per le sue teorie sullo sviluppo economico. Nella sua prima opera, pubblicata nel 1908, sosteneva la separazione dell'economia dalle scienze sociali e il collegamento della stessa con le scienze naturali.
Nel 1912 con la Teoria dello Sviluppo economico, Schumpeter spiegava come le forze del mercato da una realtà statica si trasformano in una realtà dinamica con l'aggiunta del fattore imprenditoriale, introducendo un nuovo elemento al processo di produzione, perché in grado di produrre 'innovazione' come nuovo concetto di equilibrio del mercato.
In America nel 1939 pubblica 'Cicli economici', forte della esperienza della grave crisi economica. In essa venne spiegato l'andamento economico cosiddetto a 'onde cicliche' nel quale si alternano i diversi momenti economici della espansione, recessione, depressione e ripresa.
Nel 1942 pubblicò Capitalismo, socialismo e democrazia, l'opera della maturità, nella quale l'economista ribatte in parte alle teorie marxiste del capitalismo e del socialismo, e dove soprattutto vengono analizzate paragonandole l'impresa e la società capitalista. Nel 1954 venne pubblicata postuma l'opera Storia dell'analisi economica.
Schumpeter è in particolare conosciuto per essere stato contrario alle teorie Keynesiane e per avere contribuito alla creazione delle teorie manageriali e imprenditoriali oggi in uso nelle maggiori istituzioni economiche del mondo, comprese quelle della Unione Europea.