Personaggi famosi austriaci

Elfriede Jelinek

Elfriede JelinekElfriede Jelinek è una delle più grandi scrittrici austriache contemporanee, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2004. Nasce a Mürzzuschlag nel 1946 da madre viennese e padre originario della Repubblica Ceca, di religione ebraica.

La giovane Elfriede ha atteso tanti studi, quelli iniziali del Conservatorio, quelli dell'Università di Vienna in Storia dell'Arte e Storia del teatro, quelli di lingue, una fame di informazione la sua spesso ostacolata dal buio della mente e da un'ignota ansia, caratteristiche che spesso si riscontrano nelle sue opere.
Durante le premiazioni del premio Nobel, aggiudicatole nel 2004 le sue opere vennero definite come “...un fluire musicale di canto e contro-canto” è questo è il modo forse migliore di descrivere la sua energia intellettuale. I temi ricorrenti nelle sue opere sono quelli del potere e del suo uso anomalo, la violenza, la sessualità e la guerra tra i sessi.

Nel 1975 pubblica il romanzo 'Le amanti' conquistandosi i lettori in lingua tedesca, che già la conoscevano per la raccolta di poesie pubblicate negli anni sessanta. Seguiranno 'Meravigliosi, meravigliosi tempi' del 1980 e 'La pianista' (Die Klavierspielerin) del 1983, con il quale esplode il suo successo internazionale. Nel 2001 il regista Michael Haneke verrà premiato a Cannes con il rifacimento cinematografica del suo famoso romanzo (titolo originale in inglese The Piano teacher).

Nel 1998, la sua opera teatrale Ein Sportstück viene presentata nel famoso teatro viennese Burgtheater, lo spettacolo pone l'accento sulla violenza fascista. Vince anche altri premi letterari: il premio Büchner (1998) e il premio Heine di Duesseldorf (2002).

La sua opera artistica è spesso soggetta a controverse e critiche, mosse per il suo linguaggio definito osceno e volgare. Il suo è un lavoro profondamente addentrato nel mondo femminista e nel mondo del partito comunista, del quale farà parte dal 1974 al 1991.

Note sono in particolare i suoi feroci scontri con il controverso leader del partito austriaco della estrema destra FPÖ (dal quale venne espulso nel 2005) e attuale governatore dello Stato della Carinzia Jörg Haider. Le sue lamentele contro colui che nel 1989 aveva elogiato l'operato economico e sociale di Hitler inondarono il panorama internazionale mettendo in cattiva luce l'intera nazione austriaca.

Nel 2006 la scrittrice ritorna alla ribalta con il suo appoggio a Peter Handke che con la propria opera teatrale 'Die Kunst des Fragens' fu rimosso dal repertorio francese per il suo presunto supporto a Slobodan Milosevic.

Dal 1993, è presidente del Österreichischen Dramatiker Vereinigung; nel 2007 pubblica Privatroman. Affianca al suo estro letterario quello di traduttrice in inglese e francese, collaborando anche con diverse riviste letterarie della nazione.