Politica e istituzioni austriache

Occupazione, indipendenza e neutralità austriaca

indipendenza_neutralita_austriacaAustria è stata per secoli protagonista indiscussa della storia europea; uscita sconfitta dalle vicende della prima guerra mondiale venne ridotta ad una piccola repubblica, trasformandosi in un frammento di quello che era stato il potente impero Austro Ungarico.

Annessa nel 1938 alla Germania nazista, nel 1945 venne occupata dagli Alleati finchè nel 1955 con il Trattato di Stato di Vienna tornò ad essere una repubblica federale indipendente. Il Trattato sancì che l'Austria si impegnava a portare avanti una politica estera di neutralità che escludesse qualunque adesione a blocchi politici e militari e a non unirsi economicamente e politicamente con la Germania. Questo status è diventato parte integrante della sua identità politica e culturale.

Negli anni che seguirono il ruolo dell’Austria nel contesto internazionale crebbe e molti degli incarichi che ottenne a livello politico furono da ascriversi proprio alla sua condizione di stato neutrale.  Divenne sede di organizzazioni internazionali e prese parte ad operazioni dell’ONU (di cui entrò a far parte nel 1955) finalizzate al mantenimento della pace. Nel 1956 divenne membro del Consiglio d’Europa e nel 1960 dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA). Durante gli anni Settanta il Paese ha ottenuto funzioni rappresentative sempre più importanti nell’ambito della politica delle Nazioni Unite. Dal 1973 al 1974 è stata membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nel 1971 e 1976 l’austriaco Kurt Waldheim ha ricoperto l’incarico di segretario generale delle Nazioni Unite. Nel 1972 sono stati portati a termine negoziati di libero scambio di vasta portata con la Comunità europea. L’Austria nel corso degli anni è stata anche un luogo di incontri internazionali: il primo e più importante fu quello che si tenne fra John F. Kennedy e Nikita Krusciov nel 1961.
Nello scorso decennio il crollo politico ed economico dei paesi socialisti e l’entrata dell’Austria nella Unione Europea ha riportato alla ribalta la questione della neutralità.