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Regolamentazione degli OGM in Austria

OGM in Austria

Austria impone delle clausole di salvaguardia sull’importazione, la commercializzazione e la coltivazione di particolari prodotti OGM, e il resto d’Europa sta a guardare, almeno per ora, sembrerebbe.
È questa in sintesi il risultato della riunione dei ministri per l’ambiente europei che all’ordine del giorno trattavano la proibizione di tali clausole decise individualmente dall’Austria, Paese membro della Unione Europea.
L’Unione Europea ha optato per l’autorizzazione a coltivare tali prodotti in regime di OGM, ma l’Austria continua a professare che non esiste l’obbligatorietà da parte di uno Stato a coltivare e commercializzare due tipi di mais transgenici.
In Europa dal 1996, la Commissione europea, allineandosi alla politica seguita dalla World Trade Organization, dopo mesi di controversie, autorizzò la coltivazione in Europa della prima pianta transgenica, precisamente un mais della Ciba-Geigy.
Ne deriva che entro il 21 novembre 2007 l’Unione Europea dovrà mettersi in linea con la decisione 2006 del WTO secondo la quale si condanna la moratoria praticata dalla UE applicata fra il 1998 e il 2004 sulle autorizzazionidi alla coltivazione e alla commercializzazione di nuovi Ogm in Europa.
Il ricorso della decisione del 2006 fu presentato alla WTO da tre grossi peasi esportatori di tali prodotti: Usa, Canada e Argentina.

A difesa di tale ricorso la UE ha sempre sostenuto di aver attuato il suo via libera all'importazione e alla commercializzazione di una dozzina di Ogm nel suo territorio, ma restano tuttavia i divieti nazionali austriaci. Non è la prima volta che la Commissione Europea aveva già provato a convertire gli austriaci, tuttavia si era ritrovata contro la maggioranza qualificata degli altri Stati membri i quali acclamavano il loro diritto ad invocare eccezioni ambientali all’imposizione di tali coltivazioni. La UE dal canto intende ora sollevare le eccezioni solo alla importazione e all commercializzazione di tali prodotti e non alla loro coltivazione in territorio austriaco.
La questione solleva anche grossi interregotivi sulla sovranità di ogni singolo Stato membro e del potere dell’Unione di applicare le regole comunitarie. Le eccezioni dell’Austria vanno tuttavia viste in base ai principi ambientalistici di cui la UE si fa grande portavoce. Come andrà a finire?

Le ultimissime notizie ci confermano che la battaglia è stata vinta dalla UE sulla base che appunto il divieto di commercializzazione dei prodoti Ogm è cosa diversa dal divieto di coltivazione, quest’ultimo non essendo affatto discusso dalla stessa Commissione Europea. La UE ha quindi il potere di annullare i divieti imposti alla commercializzazione in Austria di tali prodotti OGM.
In tale disputta la UE, non affiancando la coltivazione di OGM, risulta essere contro tentenza rispetto ad altri paesi del mondo, come gli USA. Una tendenza denominata a ‘doppio binario’, in quando ‘costretta’ ad autorizzarne l’importazione e la commercializzazione. Il trend in Europa è comunque avviato, è d’obbligo una monitoragio su eventuali nuovi sviluppi.