Guida alla città austriache

Eisenstadt

EisenstadtAlle porte del lago di Neusiedlersee, in quello che era l'antico feudo della famiglia Esterhàzy, sorge la piccola cittadina di Eisenstadt, circondata da una delle zone geografiche più belle dell'Austria, il Burgeland.

Eisenstadt è situata a soli 59 km da Vienna, raggiungibile in treno in poco meno di un'ora. La sua fama è legata in modo particolare alla musica di Joseph Haydn che qui vi trascorse trent'anni della sua vita. Anche Franz Schubert vi passò diversi periodi (qui fu colpito da febbre tifoide) e il 'virtuoso' Franz Liszt, di cui si ammira la bella statua nella piazza centrale.

Ad Eisenstadt troverete il tipico benessere austriaco, tra natura, cultura e buon vino. Lo aveva ben capito l'aristocrazia ungherese, che qui decise di portare ad alto splendore uno dei più importanti castelli feudali del territorio, centro nevralgico dei passi di confine.
Passata in precedenza all'Austria dall'Ungheria con la Pace di Bratislava nel 1491, l'intera area dell'antica Eisenstadt venne occupata dagli Ottomani dal 1529 al 1532, durante il loro avanzare verso Vienna.
Nel 1622 il territorio veniva ceduto a Nikolaus di  Esterházy, appartenente ad una nobile famiglia ungherese, sotto un rapporto di vassallaggio. Nel 1648 il piccolo feudo riuscì ad acquistare lo status di 'libera città reale' sotto il pagamento di una somma mista a denaro e botti di vino.
Nel 1663 il figlio, Paolo di Esterhàzy (che verrà poi nominato principe da Leopoldo I) commissionò la restaurazione della vecchia fortezza del XIII secolo, secondo i canoni dell'architettura in stile barocco.

L'antica fortezza medievale era stata costruita in precedenza dalla famiglia Kanizsai, che dal XIII secolo ne controllava il territorio. Ai Kanizsai si devono le forti costruzioni difensive e il nome attuale della città: Einsenstadt era infatti chiamata Eysenstadt, che significa appunto città di ferro. Lo sviluppo della città è comunque legato ai governanti successivi, gli Esterhàzy.

Dalla seconda metà del XVII secolo, il futuro principe Paolo commissionò i lavori di restaurazione del castello ad abili architetti italiani: con Andrea Bertinelli furono apportate le splendide decorazioni in stucco, mentre Carlo Martino Carlone creava la stupenda Haydnsaal, la sala di Haydn, e il vasto quadrilatero di edifici che racchiudevano la corte principale.
Nel XVIII secolo, fu la volta del francese Charles Moreau che sotto commissione di Nikolaus II figlio del principe Anton di Esterhàzy, apportò le modifiche in stile classico, adeguandole agli umori culturali della sua epoca. A lui si devono le belle colonne toscane e i busti in terracotta dei valorosi condottieri ungheresi del IX secolo.

Con il compositore Joseph Haydn la piccola corte di Eisenstadt incominciò ad essere conosciuta in tutta Europa, grazie all'importante periodo artistico e culturale portato avanti dalla stessa famiglia nobile.
Occupata dalle truppe francesi di Napoleone nel 1809, divenne poi nuovamente parte del regno di Ungheria (con la contea di Kismarton) fino alla prima guerra mondiale.
Nel 1921 con il Trattato di Trianon a Versailles, a seguito della dissoluzione dell'Impero Austro-Ungarico, Eisenstadt passò definitivamente all'Austria. Alla fine della seconda guerra mondiale fino al 1955 fu assoggettata all'occupazione sovietica.

L'eredità storica di Eisenstadt è ancora oggi legata ai suoi fasti imperiali. Il castello di  Esterhàzy è sicuramente la sua massima attrazione turistica. Oggi esso ospita parte degli uffici del distretto comunale, e parte delle sale aperte al pubblico. Tra queste la sala di Haydn (Haydn Saal) rimane la più famosa. Il compositore trascorse a Eisenstadt oltre trent'anni della sua vita, venne nominato maestro di cappella, componendo e esibendo le proprie opere. La sala a suo tempo veniva usata per le feste di corte, sotto la guida musicale dell'orchestra di Haydn. In essa si ammirano le decorazione in stucco, i dipinti della nobiltà ungherese e gli affreschi dei soffitti in perfetto stile barocco.
Oggi, è considerata una delle migliori sale da concerto del mondo, sede tra l'altro dell'annuale Festival Josef Haydn.

Ad Haydn sono legate altre attrazioni di Eisenstadt, situate fuori dalle mura del castello. Ai numeri 19-21, sulla Joseph Hyadngasse, è situata la Casa-Museo di Haydn, dove il compositore visse per circa 12 anni. Al suo interno di ammira l'organo della chiesa padronale Bergkirche noto per essere stato usato oltre che dallo stesso Haydn anche dal grande Beethoven.
Non lontano, nella Bürgerspitalgasse trovate il giardino di Haydn, dove il musicista amava comporre le sue opere durante l'estate.
Un altro musicista legato a Eisenstadt è Liszt, i cui genitori servirono a suo tempo la famiglia Esterházy. Ammiratene la statua sulla piazza del paese, costruita nel 1936 in celebrazione del 125º anniversario della nascita.

Nella piazza principale del paese si ammirano altri edifici storici, il Rathaus, il municipio eretto nel 1560 e ridecorato nel 1648 in stile rinascimentale. La sua facciata è oggi molto fotografata per il suo originale stile: il bugnato del portale a forma di diamante e le decorazione dell'attico estivo. Nel 1926, al suo interno, vennero scoperti dei nuovi affreschi, sicuramente di origine rinascimentale anche se poi adattati a stile barocco.

Ad Eisenstadt si ammirano anche diversi  monumenti religiosi:  la cattedrale di Eisenstadt,  edificata sulle fondamenta di quella che viene definita come la cappella di San Martino, esistente ancor prima dello stesso villaggio. L'attuale chiesa è datata 1463, al suo interno, oltre l'interessante stile architettonico d'epoca, si ammira anche un dipinto del 1747 di Michael Angelo Unterberger. La chiesa del monastero francescano, edificata intorno al 1386 dall'allora vescovo della famiglia Kanizsai.  Visitatela per le belle decorazioni interne in stile rinascimentale e rococò. La trovate sulla Haydngasse. Infine, la Bergkirche, nota come la chiesa di Haydn in quanto qui sono custodite le sue spoglia. La chiesa è anche famosa per il suo 'Calvario', la via raffigurante le 'stazioni' della passione di Cristo, ancora oggi sede di intenso pellegrinaggio.